LA DOTTRINA ETICA: L'ANIMA

 LA CURA DELL'ANIMA COME OBIETTIVO PRIMARIO DELL'ESSERE UMANO






La speculazione di Platone muore da una fondamentale esigenza di rinascita spirituale dell' uomo.

Il mondo delle idee è visto come una guida.

È in questa prospettiva che si collocano i temi dell'anima e dell'amore.

Il problema del senso della vita viene affrontato per la prima volta nel "Gorgia", dove afferma che l'unica vita degna di essere vissuta è quella improntata al bene e alla virtù.

Per Platone l'anima è un vero e proprio principio spirituale, una sostanza semplice e incorporea, affine alle idee e dunque immortale.

L'immortalità dell'anima è per Platone una certezza che gli tenta di dimostrare con vari argomenti:

1) si basa sulla reminiscenza, che implica la reincarnazione dell'anima;

2)L'anima è connessa strutturalmente all'idea di vita, dunque l'anima non può accogliere la morte, che rappresenta il suo contrario.


Con le prove dell'immortalità, la cura socratica dell'anima ottiene un fondamento metafisico.

Oltre all'anima razionale, Platone ammette anche un anima irascibile, che è portata a cercare la vittoria e la gloria (coraggio e eroismo), e un anima concupiscibile, che è passionale e ribelle (sede degli istinti).

Anima razionale= Uomini saggi;

Anima irascibile= guerrieri;

Anima concupiscibile= Uomini comuni.

L'articolazione dell' anima platonica rispecchia il dramma umano della faticosa conquista del giusto equilibrato.


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